lunedì 12 settembre 2011

ALTRO CHE IN BOCCA AL LUPO: Gelmini la smetta di raccontare favole e risolva i problemi!


Rimaniamo esterrefatti davanti alle dichiarazioni del ministro Gelmini che ancora una volta minimizza le proteste e le preoccupazioni che arrivano dal mondo della scuola.

Per l'ennesima volta, invece di
dare risposte reali ai tanti problemi che attanagliano la scuola pubblica, la Gelmini decide di raccontare favole, narrando una scuola che non esiste.


Presentando il conto al governo, stamane al suono della prima campanella, volevamo proprio smascherare un ministro che continua a dare i numeri inventando cifre inesistenti e cercando di nascondere i tagli trasversali che hanno portato la scuola pubblica sul lastrico, sotto la parola “razionalizzazioni”.


Questo ministro non può continuare a raccontare bugie al Paese, quando noi studenti, già oggi, abbiamo chiaramente detto che le nostre scuole sono diventate invivibili.


Edifici fatiscenti, costi esorbitanti per libri, contributo volontario e kit scolastico, classi pollaio, programmi fermi a 50 anni fa, voto in condotta e limite di assenze utilizzati come armi punitive, questa è la bella scuola che la Gelmini ci ha lasciato e per la cui riapertura, con una noncuranza quasi irritante, ci fa un “in bocca al lupo”.


Evidentemente la mobilitazione di oggi non è bastata per far svegliare il ministro Gelmini e il governo dal mondo dei sogni in cui vivono.

Con questi presupposti non possiamo che far sentire ancora più forte la voce dell’Italia che conta, riscrivendo la scuola e l’università che vogliamo a partire dal 1 ottobre e scendendo in piazza in più di 100 città, con cortei da Bolzano a Palermo, il 7 ottobre.