venerdì 25 dicembre 2009

BUONE FESTE E BUON 2010!


Si conclude l'anno e un difficile autunno per il movimento studentesco. A tutti l'augurio di un 2010 di lotta, di felicità e di vittorie!

In queste ore mentre la FIAT decide di chiudere lo stabilimento di Termine Imerese lasciando senza prospettive centinaia di famiglie, il governo annuncia trionfante l'avvio dei lavori del leggendario e tecnicamente irrealizzabile ponte sullo stretto.

A L'Aquila la gente sta ancora nelle tende, ma il premier fa gli auguri a tutti in video conferenza.

Il vertice di Copenaghen sull'ambiente è fallito, ma il nostro ministro dell'ambiente è occupata a sgomitare tra gli altri membri del governo per avere voce in capitolo sulla costruzione delle centrali nucleari (..?!..).


L'anno sta finendo e con esso si chiude anche un autunno difficile per il movimento studentesco. Gli effetti dei tagli e delle politiche del governo hanno cominiciato a farsi sentire nelle nostre scuole, l'opposizione alla Gelmini non si è fermata, ma non ha visto le grandi piazze dell'anno scorso.

Tra gli studenti sono prevalse molto spesso la delusione e la rassegnazione, la paura nei confronti di un futuro sempre più precario e incerto.

In questi mesi abbiamo dovuto fronteggiare un governo che ha scelto di affrontare la crisi sottraendo risorse alla nostra formazione a al nostro futuro.

Abbiamo dovuto affrontare una riforma della scuola imposta dall'alto e senza nessuna logica riformatirce se non quella di fare cassa.

Riforma che probabilmente slitterà al prossimo anno, ma che nei fatti già vive nelle nostre scuole con la riduzione di orari e attività.

Il diritto allo studio ci viene negato in quanto la scuola è sempre più inaccessibile: aumentano i costi indiretti e diretti per studiare. Nel frattempo diminuisce la qualità: meno insegnanti e meno formati, meno laboratori, meno attività integrativie e autogestite.

Le manifestazioni e le giornate di sciopero di questo autunno hanno dimostrato che è il movimento per la scuola pubblica è ancora forte e resiste, ma non possiamo non nascondere che è mancata quella spinta e quella spontanietà che hanno caratterizzato le piazze dell'Onda.

Per questo abbiamo bisogno di rilanciare un'idea molto più ampia e forte sulla scuola e sul diritto allo studio, che sono gli unici strumenti che abbiamo per uscire dalla crisi e contrastare lo show mediatico messo in piedi dal premier e dal suo governo.

Continuare a rivendicare e lottare per una scuola e una università che ci consentano ad accedere al futuro da persone libere, continueremo a difendere i nostri diritti di cittadini e di lavoratori, ci muoveremo per fermare l'attacco alla Costituzione, esigeremo come al solito un Paese più giusto, che si lasci alle spalle i sistemi clientelari, le raccomandazioni, le mafie.

Sotto le Feste assistiamo al trionfo della narrazione senza contrasti della realtà da parte del premier e della sua maggioranza, nel grande show in cui tutti sono felice e trascorrono il Natale all'insegna dei valori cristiani.

Uno show con qualche sbavatura: la riforma della scuola secondaria partirà in ritardo, i processi su Berlusconi portano alla luce nuove verità, ma soprattutto ci siamo noi.

Ci siamo noi con tutta la nostra voglia di cambiare un futuro che ci disegna come eterne comparse nella corte del sultano, ma che noi non accettiamo.

Non accettiamo e continuiamo a combattere, non ci servono souvenir da lanciare, ci basta la profonda convinzione che siamo qui per vivere la nostra vita, per viverla nell'ugualianza e nel rispetto dell'altro, per viverla con diritti e doveri, per viverla da liberi.

A tutti le studentesse e gli studenti che ci credono, la Rete augura un anno di lotte, di vittorie, di sogni e di felicità!

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