venerdì 8 ottobre 2010

"DISTRUGGONO LA SCUOLA, MA NON I NOSTRI SOGNI!” la Rete degli Studenti Medi Veneto torna in piazza


Oggi, 8 ottobre 2010, gli studenti sono scesi in piazza con la Rete degli Studenti Medi del Veneto per dire no a questa riforma e per lanciare un nuovo anno di mobilitazione.

Al grido di “DISTRUGGONO LA SCUOLA, MA NON I NOSTRI SOGNI” migliaia di studenti hanno invaso le strade e le piazze dei capoluoghi del Veneto.

I numeri parlano chiaro, tutte le scuole della regione erano praticamente vuote e i cortei, pacifici e colorati, pieni di studenti : 6000 a Padova, 5000 a Venezia e Treviso, 4000 a Vicenza, 1000 a Verona e 800 a Belluno.

La contestazione ha ottenuto pari successo anche nel resto d’Italia: 80 provincie sono scese in piazza con la Rete.

“Oggi abbiamo dato un grande messaggio di cambiamento a tutti coloro che ci accusano di essere faziosi e facinorosi- afferma da Venezia Marco Zabai, coordinatore regionale della Rete – da queste piazze parte un percorso all'interno dei nostri istituti per elaborare proposte, idee e spunti per una scuola nuova e diversa.

Gli studenti ancora una volta hanno saputo dare la risposta giusta al momento giusto.”

Gli studenti non riescono più a sostenere l’indifferenza del governo rispetto alla situazione disastrosa che i tagli stanno provocando nelle scuole.

Il ministro Gelmini continua ad ostentare sufficienza nei confronti del nostro movimento.

Ha dichiarato che quelli degli studenti sono soltanto vecchi slogan, sostenendo che il movimento sia pilotato da forze che vogliono usare la scuola come luogo di indottrinamento politico della sinistra.

Nulla di più falso: la nostra è una protesta apartitica e trasversale, propositiva e innovativa proprio perché così estesa.

Pretendiamo di essere ascoltati e di ottenere una scuola effettivamente di qualità e a misura di studente.

Non solo mirabolanti dichiarazioni.

Oggi abbiamo indossato i caschetti gialli: forti delle nostre proposte, infatti, vogliamo ricostruire la scuola, la nostra scuola. Una scuola che deve essere gratuita, in cui venga garantito il diritto allo studio, laica, multiculturale, con professori motivati e preparati, con una didattica innovativa.

Con noi sono scesi in piazza anche l'Unione degli Universitari, l'FLC – Cgil e anche varie delegazioni della FIOM - Cgil, a dimostrazione del fatto che non è solo la scuola superiore che deve essere riformata, ma tutta la società.

Per questo abbiamo ribadito in piazza il nostro sostegno alla manifestazione del 16 ottobre a Roma.

Questa giornata può essere ricordata come una delle più belle delle mobilitazione organizzate dalla Rete degli Studenti Medi in Veneto.

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